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12 commenti leave one →
  1. Simona permalink
    2 aprile 2011 21:46

    Mi vengono i brividi a leggere i tuoi scritti… Complimenti davvero. 🙂

    • pioggiadinote permalink*
      3 aprile 2011 00:49

      Grazie davvero, Simona…e benvenuta. Ciao!!!

  2. Stefania Caiazza permalink
    8 aprile 2011 20:58

    Ciao Tania,
    siamo colleghe ma….l’Accademia è così ‘grande’ che non ci siamo mai incontrate!?
    Lavoro là dal 1980,prima ho lavorato per la Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera…
    bè, tantissimi complimenti per il blog!
    C’è veramente rappresentato bene il nostro mondo.
    Mi colpisce la ricchezza della tua personalità che traspare dagli scritti ma soprattutto, per me, dai tuoi pezzi eleganti e poetici!
    Chissà se riusciamo prima o poi a incontrarci e… scambiarci pensieri, esperienze, e perchè no?…musica!
    Ancora complimenti e buon lavoro
    Stefania

    • pioggiadinote permalink*
      8 aprile 2011 21:15

      Ciao Stefania, in realtà penso che ci siamo incrociate , ma non ci conosciamo, è vero: credo che tu sia tra i pochissimi colleghi con cui ancora non ho avuto contatti! Ti ringrazio moltissimo per i complimenti, ma ti sono grata anche soltanto per il tuo commento: perché so che pianisti, maestri e danzatori che conosciamo passano talvolta di qui, ma non lasciano quasi mai la loro traccia. Perciò grazie ancora. Sono sicura che ci conosceremo presto. E sarò lieta di scambiare con te pensieri e idee e musica! Ciao!!!

  3. Romina di mauro permalink
    1 ottobre 2014 10:31

    Salve! Sono un ex allieva del Balletto di Roma e dell’Accademia di Danza di Roma . Volevo solo complimentarmi con te per le tue belle parole ..che hanno riacceso, con nostalgia, tanti bei ricordi..ma sempre vivi…Grazie:-)…

    • pioggiadinote permalink*
      1 ottobre 2014 11:31

      Grazie a te, per la tua visita. La danza rimane sempre nell’esperienza, nel cuore, anche quando non diventa una professione! (e ciò vale anche per la musica).

  4. anna galeotti permalink
    12 dicembre 2014 20:06

    Ciao Tania
    hai un dono ulteriore, oltre ad essere un eccellente pianista, hai anche la “penna felice” .Brava e grazie per queste parole .
    Anna

    • pioggiadinote permalink*
      12 dicembre 2014 23:00

      Grazie cara Anna…
      di questi tempi abbiamo tutti bisogno di dire la nostra, e sembra davvero che la formula ideale non ci sia! La diplomazia assume le forme di un equilibrismo estremo…

  5. claudia permalink
    2 gennaio 2015 16:00

    ciao Tania, sono una piansita ti volevo fare molti complimenti il tuo blog è davvero bello e interessante! se hai tempo e voglia mi piacerebbe scambiare qualche idea e parere sul mondo della danza e dei pianisti accompagnatori !

    • pioggiadinote permalink*
      6 gennaio 2015 22:45

      Grazie dei complimenti Claudia, e benvenuta. Ti rispondo via email!

  6. Angela permalink
    3 giugno 2015 00:27

    Salve, mi sono ritrovata per la prima volta in questo sito, scoperto mentre cercavo notizie sulla figura del pianista accompagnatore nella danza. Personalmente vorrei porle una domanda. Da diversi anni suono in alcune scuole di danza che adottano il metodo R.A.D. In pratica si tratta di eseguire brani che stanno sui libri forniti dalla Royal Accademy, nulla di improvvisato. Ogni esercizio ha i suoi brani. Vorrei capire quali competenze mi occorrono per poter svolgere la figura del pianista accompagnatore, fuori dal contesto RAD. Se devo farmi un mio repertorio di brani classici, dato che non compongo. Non so da dove cominciare. Grazie mille! Spero tu possa darmi delle dritte!!! E complimenti per il blog.

    • pioggiadinote permalink*
      3 giugno 2015 21:35

      Ciao Angela, grazie dei complimenti, intanto. Visto che accompagni già, conosci certamente struttura della lezione e dinamica dei passi. In generale, un sistema per ampliare il proprio orizzonte potrebbe essere quello di suonare i pezzi prefissati, ma a memoria o quasi, per poter osservare il più possibile. Poi, certo, puoi costruirti un tuo repertorio di musiche di vario stile da abbinare ai passi – cercando di leggere il meno possibile e osservare quello che fanno i ballerini. Se anche non componi né improvvisi (che sono comunque cose che si possono in certa misura imparare), puoi lavorare sull’elaborazione di musiche che in originale magari non sono perfettamente quadrate, oppure devono essere “riarrangiate” per poterle utilizzare nella lezione: mantenendo per esempio solo la melodia e cambiando l’accompagnamento; oppure…mantenendo tutto, ma cambiando il metro. Il lavoro di adattamento è parte integrante del lavoro di maestro accompagnatore per la danza, ed è utile proprio alla costituzione di un repertorio personale di musiche. Offri la tua collaborazione a scuole di danza non rad, che saranno felici di consentirti il rodaggio della tua professione in cambio di un pianista “dal vivo”.

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