Fireworks
Fuochi d’artificio! Si consumano vivaci in tutte le occasioni di festa, disegnando trame e ciuffi colorati nel cielo notturno; vividi e generosi catturano l’occhio, l’attenzione. Troppo vicini non si colgono -l’esplosione che li accompagna spaventa i bimbi, e i cani – ma da lontano, uno dietro l’altro come fiori, fiori impazziti, sbocciano nel cielo scuro.
Non sono un’invenzione del nostro tempo, da millenni esistono e coronano le glorie degli imperatori e dei re, così li ritraggono tele di grandi pittori e mirabili pagine di musica scritta.
Haendel scriveva Music for the royal Fireworks proprio per accompagnarne l’evoluzione, intrattenendo le orecchie di quello stesso pubblico privilegiato i cui occhi potevano osservare lo spettacolo visivo:
http://www.youtube.com/watch?v=SIhvelwCuUk
http://www.youtube.com/watch?v=6mgDDeJc9d8&feature=fvwrel
Poco più di un secolo dopo, Debussy ne rievocava l’impressione emotiva e fisica nell’ultimo dei Préludes per pianoforte – Feux d’artifice -, trasferendo quelle immagini nate all’aria aperta in una dimensione intima, da interno, e descrivendone al contempo l’effetto di sorpresa e la forsennata dinamica:
http://www.youtube.com/watch?v=Lw36edi7hNo
§
§
§
A tutti i miei lettori auguro un anno di musica intensa e sensibile.
§
§
Altrettanto! Davvero.
Bello! Un post-fuoco-d’artificio. Il sito-rivista lo accoglierà moltiplicandolo. (Ancora Buon Anno, Tania)
La moltiplicazione dei post….mi piace! grazie Pasquale, come sempre. E buon anno!!!
Buon anno in ritardo, Tania, pieno di fuoco e calore e fiori colorati che nascono.
Grazie Arte! 🙂