Danza libera
(…) Danzare non è male, pensò. Non è niente male. Chiuse gli occhi, e sentendo sulla pelle la luce bianca della luna, da solo, cominciò a danzare. Inspirò profondamente, poi espirò. Poichè non gli veniva in mente una bella musica che si adattasse al suo stato d’animo, danzò in accordo col fruscio dell’erba e il fluttuare delle nuvole. A un tratto si rese conto che qualcuno lo stava guardando. (…) Ma di questo non gli importava nulla. Chiunque fosse, se voleva guardare, guardasse pure. Tutti i figli di Dio danzano!
Calpestava la terra, e roteava le braccia con eleganza. Ogni movimento chiamava il successivo, e si collegava a esso in modo autonomo. Il suo corpo tracciava uin diagramma dopo l’altro. E in quella danza vi erano forma, variazioni e improvvisazione. Dietro al ritmo c’era ritmo, e tra di essi vi era un altro ritmo invisibile. (…)
H. Murakami, Tutti i figli di Dio danzano
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Quella scala, nel disegno, non è certo per caso.
Grazie: un ottimo messaggio di buonanotte… ^__^
Sono sempre ben lieta quando un lettore o una lettrice mettono in luce un aspetto che li ha colpiti, specialmente quando la riflessione è suscitata da citazioni di testi altrui – ovviamente avulsi dal loro contesto originale – che decido di “corredare” con un’immagine significativa, ma anch’essa nata in un contesto differente.
grazie Denise!
Grazie a te 🙂
Comincio a seguirti, vedo tanta ricchezza da esplorare con calma.
Ho trovato tanta ricchezza anche da te!
Buon giorno, Tania. Bello e buono, il tuo post. Lo condivido sulla mia pagina Facebook. Pasquale
Grazie, come sempre, Pasquale (ma il tuo giorno inizia sempre così presto…! come fai?)
Molto azzeccato l’abbinamento testo/disegno: “forma, variazioni e improvvisazione”.
Grazie Arte! Ho sempre amato Klee, ma in fondo non l’ho mai esplorato, mai studiato. Invece è un artista fondamentale anche per il modo in cui ha lavorato in accordo con le altre arti, musica e danza.