Cercatore che mi trovi
E già il secondo post sull’argomento, ma non riesco a resistere: devo assolutamente raccontarvi come fanno, alcuni, a trovare Pioggia di note nell’oceanomare del web attraverso la lente di Google. Scopro dei termini di ricerca davvero assurdi e spesso divertenti; perdipiù, inserendoli, non so come, trovano me.
Quelli che non si sa come arrivino a Pioggia di note:
Disegni di botti di vino (qui?)
Presepi bizzarri (tipo con il bue e la giraffa?)
Presepi sui caloriferi (si sciolgono? si appiccicano?)
Note musicali pericolose (a parte il diabolus in musica…a ben pensarci conosco un po’ di pezzi che mordono)
Qui danza Allevi spartito (che non si pronunci qui quel nome, prego)
Gli sgrammaticati:
La pioggia di schopen (auguri! Prepara l’ombrello!)
Siluette caravaggio (e infatti non la trova! è all’ombra)
Una domanda esistenziale:
Pioggia di colori chi è l’artista sconosciuto (ma se è sconosciuto, è sconosciuto!)
I precisini (col punto di domanda):
Quale musica per lezione danza moderna? (ah, siamo messi bene…)
Si trovano funghi a bad gastein? (nemmeno Google lo sa, e vi manda a cercarli qui)
Il mondo con un aquila cosa rappresenta? (uhm…e l’apostrofo?)
Come si chiamano le ragazze al piano di Renoir? (cioè, di cognome…?)
Quelli che si rivolgono al signor Google:
Che cosa ne pensi della poesia ‘le osterie’? (il sig. G. ancora non si è ancora fatto un’idea in proposito…)
Dulcis in fundo:
Homer malato (Homer Simpson qui? E perdipiù malato? DOH!)
Film porno avventure di ulisse (ditemi se esiste davvero, voglio saperlo)
§
Esilarante. Mi piacerebbe sapere quali siano i criteri di ricerca di quelli che ti desiderano e non ti trovano.
Ha ha, proprio non so, Pasquale!
Bellissimo!
Allora da me su Pioggia Blu? (anch’io l’ho già fatto, ma è fonte perenne di sempre nuova ilarità):
– frasi sulle persone vuote (chissà, a qualcuno può sempre tornare utile…)
– francesi e depilazione intima (si sa che i francesi hanno sempre da insegnare su tutto)
– testo descrivo sulla pioggia (questo mi fa tenerezza, poverino)
– serpenti squartati (solo a scriverlo mi si manifestano sintomi della mia fobia dei rettili)
– mucca senza corna (della serie, non c’è rosa senza spina)
– lasciare cappotti aeroporto fiumicino (pioggiablu esperta guardarobiera…)
eccetera.
Più una gran serie di oscenità che ti risparmio. Il che mi fa pensare che, se la rete è uno specchio anche solo un po’ rappresentativo del mondo, c’è tanta ignoranza, tanta sessualità mal incanalata, tante energie sprecate cercando quello che non si sa cercare.
Divertente il tuo commento Arte, e soprattutto saggio! Ma tutti costoro che cercano e non sanno cercare, hanno questo limite solo quando si avventurano nel web, perché si tratta di un mondo che non conoscono? O c’è di più, la confusione risiede in molti casi nel loro mondo mentale, interiore diciamo, per cui proprio la visione/comprensione della realtà che li circonda è confusa, intravista dietro una prospettiva molto soggettiva, anche ingenua, e offuscata dall’ignoranza?
C’è un po’ di tutto questo, mi sa.
Comunque, se da me vengono a cercare Allevi, è giusto che da te si aspettino di trovare serpenti squartati…!!!
Il web non è altro che una rappresentazione fedele della vita, c’è tutto, e quindi c’è anche il nulla. Io ho sempre pensato che nessuno sia realmente diverso, né nelle sue rappresentazioni che nei suoi comportamenti, sul web e nella vita. La confusione è sempre prima di tutto in noi, dopodiché noi la esprimiamo in come pensiamo e in quello che facciamo, quindi anche una ricerca sul web.
Concordo con te. E probabilmente noi, nel tempo dedicato a gestire il blog e a navigare nel web, arriviamo a percepire solo un’infinitesima parte di quest’umanità che va cercando chissà che cosa e chissà come…
Post (incluso corredo di commenti e riflessioni) delizioso.
Mille grazie Venises, e benvenuto qui. Ti leggo sempre su Fulmini…!
Perdincibacco!!! Post da sgangherarsi dal ridere, grazie! m.
Grazie a te cara Monica. Sono sicura che anche tu ne avresti da raccontare, in proposito!!!