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Anni ottanta

13 febbraio 2014

metro

Sono le sette di una sera d’inizio autunno, c’è ancora luce nelle strade di Milano e uscire fuori dalla metropolitana è gradevole come in estate. Le ballerine ai miei piedi di adolescente salgono le scale grigie per incamminarsi sul marciapiede che costeggia un grande viale alberato di Città studi. Fingo di non vedere quello che ho visto, come faccio con tutto ciò che mi turba quando cammino sola, come i mendicanti, le prostitute, le persone che parlano da sole e gesticolano, gli uomini soli in generale, i gruppi di ragazzini.

Mi guarda gentilmente, da sotto i ricci neri, mentre interrompe l’atto di infilarsi l’ago nel braccio.

«Scusa.»

«Scusa tu.»

E io mi scuso a mia volta, chissà perchè, come se avessi disturbato la sua privacy lì, sulle scale della metropolitana.

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