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Et…voilà!

17 aprile 2010

Nella mia second life di blogger sono solita dedicare un po’ del mio tempo alla lettura del web, così mi capita di imbattermi in decine di blog di privati cittadini melomani e frequentatori di teatri che offrono considerazioni anche penetranti sulla vita musicale e culturale delle loro città. Ed è in alcuni prossimi post che vorrei raccontarne: ma non oggi.

Oggi la mia attenzione si è depositata  – come polvere statica su una lente – sulla notizia della pubblicazione di una nuova … raccolta di musiche per accompagnare la lezione di danza classica: Arreglos de piano para danza di Saùl Aguado (ed. Nueva Carisch España). La mia curiosità è stata rivolta anzitutto a capire se si tratta di musiche originali o no. Perché i pianisti che scrivono musica per le lezioni di danza incidono le loro creazioni su cd per diffonderle nelle scuole, però non le pubblicano mai; oppure, nessun editore è interessato a pubblicargliele. Forse non amano diffonderle a beneficio di altri pianisti che intraprendono questa professione; se le tengono per sé. In certi casi non è nemmeno un male, dopotutto…

Infatti anche in questo caso non si tratta di composizioni originali: e io mi domando che utilità possa avere una raccolta di arrangiamenti di brani del repertorio pianistico più conosciuto del ‘700, ‘800 e ‘900. D’accordo, lo scopo principale è propedeutico: l’opera fornisce indicazioni su “come eseguire” queste musiche applicate ai passi di danza e include dei cd – così, quando il pianista ha il suo ricorrente attacco di tendinite, gli insegnanti fanno presto, mettono il cd e via… Ma in ogni caso, visto che l’autore degli Arreglos de piano para danza, due volumi, si è messo lì e ha perso un po’ del suo tempo, forse poteva coglier l’occasione per rinnovarlo, questo repertorio… perché qui – cito a caso – troviamo un’infinità di musiche di Chopin (valzer, notturno op.55…), il valzer delle ore di Ponchielli, la pucciniana Quando m’en vo’, il terzo movimento della sonata Patetica, Golliwogg’s cake walk di Debussy, vari minuetti di Bach… Il ‘900 è rappresentato da due brani di … Scott Joplin!

Questo percorso viene proposto senza neppure azzardare il tentativo di affacciarsi su un repertorio tematico che non sia scontato. In un’ottica di questo genere la professione del pianista della danza non riesce a sganciarsi da un’immagine logora e antiquata priva di un’autentica personalità musicale e rimane inconciliabile con la necessità di una ricerca musicale attiva, se non creativa.

 

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