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Nel bosco

28 febbraio 2011

La musica del Prélude à l’Après-midi d’un faune di Debussy per Faun di Sidi Larbi Cherkaoui ha chiuso una serata nella quale si sono succedute tre coreografie di poetica affatto differente. Il poema sinfonico debussyano era inframezzato da interventi musicali di nuova composizione, che interrompevano il fluire del notissimo brano con episodi di sospensione dalla sonorità vagamente tribale e strutturavano la composizione coreografica, riportando l’attenzione sulla danza e sul movimento. Il cuore della fonte letteraria, l’omonimo poema di Mallarmé, ha trovato in questo lavoro di Cherkaoui una forma espressiva nuova e seducente.

Un poema che ha preso letteralmente forma dai corpi morbidi e generosi di un danzatore e di una giovanissima danzatrice, sintonizzati sulla medesima espressività fatta di sensualità avvolgente, felina, terrestre. Ha preso forma e colore, appannato dalla luce soffusa, su una scena dove il giorno è costellato da macchie fosforescenti come di luce che penetra fra i rami del bosco e impreziosito da macchie colorate come ali di farfalle, e la notte cala nel mistero. Il bosco con i suoi anfratti e il suo interno pulsare è il luogo dell’amplesso, la storia che Cherkaoui ci racconta è la storia di quell’amplesso. In questo lavoro  il coreografo non ha scelto una sintassi di movimento né una forma narrativa particolarmente “innovative”. Nel concentrare il suo interesse specialmente sull’animalità dei corpi, ha conservato l’aura mitologica ed erotica del poema amplificandone il potere seduttivo, dimostrandosi  ancora una volta molto abile nel definire una poetica del movimento ideale per i danzatori con cui lavora – o viceversa.

Il risultato per me è stato che, ancor prima che finisse, avrei voluto rivederlo, incantata e a mia volta sedotta da un insieme organico, complesso e non scontato di gesti affascinanti.

Questa volta vi propongo la coreografia in forma pressoché completa, visto che si trova su youtube, divisa in due parti.

 

 

D. Jourde, Xebeche; M. Bolze e H. Thabet, Ali; S. Larbi Cherkaoui, Faun. Festival Equilibrio, Auditorium Parco della Musica, 15 febbraio

 

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2 commenti leave one →
  1. arte64 permalink
    3 marzo 2011 22:02

    Meraviglioso. Non mi stanco di riguardarlo.
    Grazie!

    • taniapallabazzer permalink*
      3 marzo 2011 23:17

      Sono contentissima che piaccia anche a te.

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