Mediterranea
18 aprile 2011
Mediterranea
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Penso un mare lontano, un porto, ascose
vie di quel porto; quale un giorno v’ero,
e qui oggi sono, che agli dèi le palme
supplice levo, non punirmi vogliano
di un’ultima vittoria che depreco
(ma il cuore, per dolcezza, regge appena);
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penso cupa sirena
– baci ebbrezza delirio – ; penso Ulisse
che si leva laggiù da un triste letto.
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U. Saba, da Mediterranee
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2 commenti
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…Ciao Tania,
che bella questa immagine del mare che mi viene in mente con questi versi…ne scrivi anche di tuoi?
Appena passati gli esami di tecnica (sigh!)….vorrei parlarti un pò riguardo al Corso di ‘Musica per le lezioni di danza’,vedo che hai molte idee e anche piuttosto chiare.
Ti va?
Ciao Stefania, ogni tanto provo anche a mettere insieme dei versi, ma non ho il coraggio di pubblicare niente, non credo sia la mia specialità (mentre ho sempre avuto la propensione a scrivere in prosa, con risultati alterni)…
Io penso che dopo il tuo esame e anche dopo il mio (che sarà a metà maggio) possiamo vederci per scambiarci idee su tutto!
Non conosco i tuoi orari, comunque domani sarò in and in tarda mattinata, perciò forse ci incrociamo.
A presto! 🙂