Ritratto – V
Mi è capitato di veder danzare in palcoscenico ballerini dai corpi che potrei definire burrosi: corpi morbidi, con muscoli evidenti che, scivolando l’uno sull’altro, guidano i movimenti con armonia controllata, se non con grazia; corpi che respirano. In aula non mi è capitato di osservarne che raramente: un giovane che studiava teatro danza a Milano tanti anni fa, forse un allievo dell’And negli ultimi anni.
Ma come Percy non avevo mai visto nessuno: almeno, da vicino. Percy è diverso: Percy è pannoso. Percy mostra i passi nuotando nella panna montata. E’ giovane, biondo, emozionato. Ha appoggiato il suo Mac sul pianoforte e ogni tanto viene a controllare la struttura dell’esercizio che vuole spiegare, così i tempi della lezione si dilatano senza proporzione, ma pazienza. Ogni suo movimento esprime una grazia assoluta con qualsiasi dinamica: lo chiamerei soft – control. Queste qualità sono evidenti specialmente negli arti superiori, nelle spalle e nelle mani. La lezione rispecchia tale impostazione, concentrandosi, come mi è sempre capitato di notare nelle lezioni di classico destinate ai danzatori di contemporaneo, sulla continuità del movimento e sul rilassamento o rilascio; tuttavia lavora quasi sempre in velocità – nei passi dinamici come degagé, frappé, ma anche tendu – in un modo a cui nessuno dalle nostre parti è realmente abituato: il movimento è spesso eseguito “stretto” anche nell’ambito di un tactus moderato. La mia musica ne risente subito: tendo a suonare in modo fluido, con una sonorità coperta, senza eccessi. A certe velocità (e a certa…fluidità!) nei giri e nei salti al centro non sono per niente abituata, ed è comunque faticoso; eppure qui si respira davvero.
Grazie alla panna montata.
§
slurp
😉
🙂
… e come si chiama questo Percy di cognome? e da dove viene un così appetitoso danzatore? e come lo guardano gli allievi? avranno l’acquolina alla bocca spero!
sono curiosissima… m.
Ma come, non mi dicevi che tua nonna ti raccomandava di non fare mai nomi….?
Comunque mi sa che sono io ad esser più sensibile del solito…ma sarà anche perché nell’ultimo mese i maestri con cui ho dovuto lavorare….mamma mia….
Ti ho detto questo? ma va’?! comunque è vero, mai fare nomi in pubblico…. in privato poi ne parliamo eh eh eh! vado a fare il gelato di pistacchi con la gelatiera che ho finalmente sottratto alla genitrice: in tema di panna ci siamo no? ti abbraccio, m.
Possiamo chiamarlo Percy-Pan (Peter Pan + Spray Pan)…!
Percy Pan-na.
Percy Pan-na ah ah, grandioso arte64!! 🙂 monica
Mi sa che voi due non conoscete la mitica spray pan…….