Lezione di danza contemporanea – II
Proseguo la pubblicazione dell’esame finale di danza contemporanea svolto dal VI – VIII corso ad indirizzo classico nel quale, come vi raccontavo nell’ultimo post, ha trovato un soddisfacente compimento la collaborazione tra me e Laura Martorana.
§
Questa seconda parte è dedicata agli esercizi in diagonale. Mentre ho affidato al pianoforte le dinamiche tendenzialmente “legate” degli esercizi della prima parte, per quelli in diagonale ho privilegiato le percussioni, in special modo per i salti. Nell’unica sequenza vera e propria per complessità e variazioni interne della dinamica (i Triplets), oltre che nel finale, ho invece preferito il pianoforte.
– Cloches 3/4 – improvvisazione alle percussioni
– Triplets 3/4 – pianoforte. Improvvisazione sul mio tema Passacaglia I ©, composto nel 2007 e già sfruttato in alcune occasioni.
– Preparazione ai salti 2/4 – improvvisazione alle percussioni
– Temps levés 3/4 – improvvisazione alle percussioni
– Release finale, tempo binario – pianoforte. Improvvisazione sul mio brano Sun rays ©, nato in occasione di Lively emotions, partitura in tre sezioni costruita su diversi temi originali.
§
Ah… le conclusioni, di natura meno artistica e, se vogliamo, più grevi. Il mio contratto come Percussionista accompagnatore è scaduto e non sarà rinnovato. Continuerò ad ottenere incarichi di Pianista, certo – ma i contratti disponibili per questo incarico, per motivi diciamo burocratici abbastanza assurdi, sono più svantaggiosi. Pare che io sia ritenuta più utile alla mia istituzione come pianista per il classico, e questo dovrebbe onorarmi in verità, poiché da quelle parti l’indirizzo moderno è considerato di serie B…
§
Le composizioni per percussioni mi piacciono particolarmente. Mi ricordano un po’ Marylin Mazur, la conosci?
Le composizioni pianistiche invece mi ricordano un po’ certi lavori di Nyman.
Anche le coreografie sono molto belle (anche se avendo visto settimana scorsa uno spettacolo di danza coreografato da Lucinda Childs su scenografie di Sol LeWitt, ora tutto mi sembra tradizionale! 🙂
Fabio, grazie per questo del tutto immeritato riferimento a una percussionista così importante – e sottolineo: donna e percussionista.
Per quanto riguarda il linguaggio pianistico dei brani per la danza contemporanea, l’adozione di percorsi armonici e sonorità neoromantiche, che tu giustamente riconosci nelle mie musiche, è molto diffusa in quanto molto apprezzata dai docenti e dai coreografi; forse si presta particolarmente a un certo genere di improvvisazione, quindi alla didattica come alle live performances. Ma naturalmente nella danza di oggi non esistono limiti: dal silenzio a Vivaldi all’elettronica, ogni linguaggio diciamo “sonoro” può prestarsi efficacemente alle invenzioni coreografiche del nostro tempo, a seconda dell’ispirazione e delle esigenze e del contesto culturale e semantico che esse vogliono esprimere.
Tutto molto interessante. Quanto al tuo lavoro, Tania, auguri, a te, e a coloro che collaborano con te.
Accolgo con tanto piacere i tuoi auguri, Pasquale! grazie
Mi associo agli auguri di pasquale e ai complimenti di fabio; aggiungo che la tua maggiore dote mi sembra sia la sensibilità con cui ti avvicini alle esigenze del singolo Maestro di danza e ne sai cogliere e potenziare le peculiarità. sicuramente sarai utile per il classico, ma nel contemporaneo musiciste come te sono ancora più preziose. un abbraccio, m.
Chissà che… prima o poi avremo occasione di testare tutto ciò lavorando insieme! baci
Beh, io lo spero molto, tu lo sai! 🙂 m.
🙂