Il mondo in un cestino
Ho messo i miei tesori preferiti nel mio cestino verde. Un tappo di alluminio, del cotone, alcune ghiande col cappello e senza cappello, la matita azzurra piccola e verde piccola, l’adesivo della scimmietta, i pupazzi piccoli di topolino e brigitta, dei sassi bianchi di cui uno grande. Questo cestino è il mio ed è solo mio. Lo lascio sempre a casa se no me lo prendono i bambini. All’asilo tanto ho un altro cestino, che non è proprio mio, ma quasi. All’asilo faccio cose che mi piacciono molto, tranne dormire. Dormire mi piace, ma lì non ci riesco. A me piace dormire nella capanna, cioè con la faccina sotto una coperta. Ma in generale dormo senza coperte né lenzuolini. Infilo le manine a fianco del materasso e mi giro molto, mi rannicchio tutta fino a dormire nel lato corto del lettino, tanto che mi escono fuori i piedi. Ogni tanto la mamma mi prende e mi rimette sul lato lungo, ma dura poco. Devo sempre tenere in mano qualcosa, anche solo un sassolino piccolo. Se vedo qualcuno che non conosco bene, mi copro gli occhi con le mani. Quando sarò sicura di piacergli, cioè presto, gli farò una pernacchia! E riderò. Mi piace cantare e ballare. Invento anche le canzoni, una fa così “il mondo è miooooo……il mondooo”.
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Io invece tengo i miei tesori in tasca. Nella tasca destra il coltellino, tutto l’anno, nella sinistra un ippocastano inteso come frutto, ma solo da quando cade il primo a Piazza Vittorio, cioè a settembre, e fino a marzo, insomma autunno e inverno.
Ma il coltellino è un tesoro che resta sempre nella tua tasca oppure talvolta ti torna anche utile? in effetti bisognerebbe sempre averne uno, quando si è in giro a zonzo: ti capita di rimpiangerlo se devi sbucciare un frutto, ad esempio… L’ippocastano è invece un tesoro-amuleto.
Il coltellino è sempre utile, Tania, specialmente questo che m’ha regalato Alexandra, pieno come è di tanti strumenti. Persino in città, a un tipo come me che sono un topo di campagna. Buona serata.